Il segreto delle cattedrali (parte terza)

Il segreto delle cattedrali (parte terza)

Dintorni di Parigi, 1136. Ci troviamo in pieno Medioevo. Eppure, qualcosa di completamente nuovo e sorprendente accade. In un periodo in cui non si possedevano che mezzi assai poveri assistiamo ad un’esplosione di creatività: nella città di Saint-Denis nasce la prima cattedrale gotica. Un coraggioso abate di nome Suger, che fu consigliere di Luigi VI e Luigi VII e diventò reggente di Francia durante la seconda Crociata, dopo aver fatto abbattere la facciata romanica della sua basilica, in tre anni, tre mesi e tre giorni, la ricostruì introducendo elementi costruttivi innovativi: il rosone, l’arco acuto, le vetrate colorate e gli archi rampanti. Un modello che, con un’insolita frenesia, si irradiò in tutta la Francia. Tant’è che, in pochissimi anni, sorsero 400 nuove cattedrali ed oltre 30.000 chiese parrocchiali! Come si raggiunsero le conoscenze costruttive che permisero di abbandonare le pesanti e massicce mura del romanico, per sostituirle con leggeri e slanciati archi rampanti, sormontati da guglie e cuspidi capaci di innalzarsi altissimi quasi a toccare il cielo? Prima ancora di rispondere a questo interrogativo voglio fare insieme a te un passo indietro: nei precedenti episodi di Sorprendersi con Dio abbiamo scoperto che vari edifici religiosi sorgevano sui resti di precedenti costruzioni. E che spesso, proprio in quei luoghi, si erano avvicendati prodigi ed eventi straordinari. Pensa che proprio la cattedrale di Saint-Denis dell’abate Suger venne edificata su una chiesa carolingia del 775 che, a sua volta, fu costruita su una cappella risalente al IV secolo sul terreno su cui sorgeva un antico cimitero gallo romano. E, proprio in questo cimitero, venne sepolto Saint-Denis (San Dionigi), primo vescovo di Parigi, martirizzato intorno all’anno 250. Una leggenda racconta che il corpo del santo, decapitato a Montmartre, non cadde a terra, ma prese in mano la propria testa e si incamminò verso nord, per poi accasciarsi in un campo dove venne ritrovato da una giovane donna cristiana che lo seppellì. Sulla sua tomba venne eretta la primitiva cappella, che fu poi meta di pellegrinaggi e luogo di sepoltura di molti re e regine di Francia. Suger progettò l’abside come un enorme reliquiario costituito da uno splendido altare in oro e argento che custodiva le reliquie di San Dionigi. Non ti ho ancora detto che da questa basilica passarono Pipino il Breve e Carlo Magno e Carlo Manno e, tutt’oggi, sono sepolti 42 re, 32 regine oltre a 63 tra principi e principesse e 10 notabili del regno. Ma ben altri segreti (che scopriremo presto) si celano tra queste mura.

Alessandro Ginotta

Il segreto delle cattedrali (parte prima)
Il segreto delle cattedrali (parte seconda)
Il segreto delle cattedrali (parte terza)
Il segreto (forse) svelato
…e non perdere la prossima imperdibile puntata!

L’articolo è stato pubblicato su “Il Corriere della Valle” di giovedì 14 settembre 2023

Il segreto delle cattedrali - Sorprendersi con Dio - Alessandro Ginotta